Spalle al muro
Nei vicoli stretti
di una vita silenziosa,
quando il niente intorno
è diventato dilagante,
si è rivelato
il sentimento di appartenenza
al sacro scibile vivente
e, rifuggendo dalle inquietudini,
si aprivan possibilità
per come esser sostenibili.
Così a scardinare convenzioni
dedizione assoluta ponevi,
ove castelli di cartone
vedevi posti a difesa
di privilegi, da un'ottusa
ignoranza eretti.
Ignoranza che una pacchiana
presenza (uomo moderno)
ha determinato in questo
spazio di diritti leso.
E la ragione era questa
che animava le tante giornate.
Poi da lontano è arrivato
il vento dell'insofferenza
(esodo immigrati)
che sapeva di deserti infocati
da seccar l'anima,
e allor ragione trovavan
le mille preoccupazioni.
Di fronte a responsabilità
inderogabili, la società
ipocrita, con le spalle al muro
è posta dalla nuova realtà,
tanto da dover
le coordinate ridisegnar.
Composta domenica 14 febbraio 2016
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