Un momento
Cosa è stato?
Un interminabile sguardo.
Ti ho attraversato
Mentre tenevi
gli occhi bassi.
Avevi già visto tutto,
come quel tredici ricorrente,
ogni sua forma di armistizio
era familiare.
Così Nuda
come le cripte
dimenticate.
Adagiata tra i suoni
smembrati di un violino
ormai muto.
Muto come i tuoi sogni,
ripiegati come fazzoletti
di canapa senza iniziali.
Era così quel pomeriggio,
nascosto fra le intemperie
dei fardelli non tuoi,
ascoltati e rianimati
centinaia di volte,
ma mai sopravvissuti.
Ero scomparsa li,
insieme ai piccoli uragani
creati dal mio cucchiaino
dentro una scomoda
ma paziente
tazzina da tè.
Composta mercoledì 30 agosto 2017
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