Una macchina da soldi
Quella* (la macchina), strizza l'occhio*
(è complice) a chi la sa condurre con
gran maestria per ricavar lucrosi
proventi* (ricchezza) con la minima
energia. Del resto sono i soldi che fan
"girare" il mondo, in fondo in fondo, ma
solo quello del ricco, che è così
incurante degli altri mentre vanno a
picco. Costui di sperperar risorse se
ne frega e io che gli parlo addosso
sono solo una fetente strega, insieme
a chi da lui, ancor più, pretende
equilibrio, così che si possa accostar
davvero a un ben alto e vigoroso fico*
(in natura emblema di vita, forza,
conoscenza). Ma siccome, uno così,
vede poco lontano finisce poi che
lascia il mondo nel pantano. Che
volete, magari, son la solita cassandra!
E anche una che a quel paese vi ci
manda, voi e i vostri quattrini, insieme
a tutti quanti i vostri lustrini. Che se
poi siete sereni dentro, allor si, che mi
spavento. E se anche dite che, sotto
sotto, rosico, sappiate che, semmai,
con le vostre idee, anche oggi, non mi
sposo. Perché pensare in grande non
vuol dire lasciare il mondo in mutande*
(depauperato). E se poi volete evocare
i santi* (esser religiosi) allor inchinatevi
davanti a quelli, tutti quanti, e fate le
cose con rispetto e occhio attento*
(considerazione) per tutto quel che
muove* (vita), e sia questo il miglior
avvedimento, mentre gira sempre in
tondo* (rotazione) questo pazzo e
pazzo mondo* (rivolti al futuro).
Composta venerdì 9 febbraio 2018
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