Effetto dell'affetto
Con quel viso sbarazzino (gioviale)
giocavi, bella e intensa, con quel
simpatico bambino e pur col suo
micino, e non un'ombra (dubbio) ti
scalfiva (eri serena). Che eri vera
si capiva da come il tuo naso
sopraffino (dal buon fiuto) a quelli
si porgeva, di quel poco che è un
tantino, da fargli capir che è più
facile l'affetto elargir, che, tante
volte, mentir e sui sentimenti
intristir, pur di non aver niente, con
nessuno, da spartir. E ciò tanto
conviene, piuttosto che star da soli
a marcir e di rabbia a ribollir. Viver
d'affetto e mostrarlo è di grande
effetto che, se praticato sui piccini,
la guerra non si fanno da grandini; e
questa lezione va imparata, quando
sono più furbini, che conviene
insomma viver in pace coi vicini che
giocare ai soldatini. Invece, il
pensiero veramente è che per dei
mocciosi (poiché sono indifesi) i
buoni sentimenti sian pericolosi
siccome il mondo è in mano a dei
merdosi (cattivi e corrotti) ed è per
questo che bisogna farli crescere
duri (di cuore) e maliziosi. Invece,
gira e girondello (ovunque) è
l'amore che rende il mondo bello e
sconfigge il male nel fratello; sa
portar la luce ove il buio è pesto e
truce; insegna a seder sul trono
(del proprio potere) in modo giusto
e buono. E non c'è altro che sia
così prezioso come questo
unguento miracoloso che può
sanare le ferite, perfino le più
profonde e vive.
Composta mercoledì 26 settembre 2018
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