Vacanza di me
Sottili chiodi
che trapassano l'anima,
le parole taciute
nei denunciati silenzi;
sguardi di risate laterali,
danneggiati da intimi rancori,
che freddano pelli d'oca
prima di te accaldate,
esposte al rumore dell'oceano
incagliato e stagnante
in vicoli ciechi di emozioni distanti;
mettila in valigia, l'esultanza
e goditi la vacanza di me,
che tra quattro pareti mi cingo
appena ti congedi
sbattendo la porta di casa;
tasche piene di soli sogni,
le mie rose sono scritte
su bianchi giardini di carta
ma se non ne cogli la fragranza
forse è meglio se te ne vai.
Composta domenica 10 gennaio 2010
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