Di mare e di terra
è impastata
questa mia anima leggera,
quando emula la levità dei fiocchi,
il volteggiare di un petalo
che danza
staccandosi dal fiore,
a primavera.
Del mare ardisco mi somigli l'onda
quando spumosa si erge
dall'immensa massa d'acqua,
corona di bolle leggere
ad adornare la fronte ed i pensieri.
Mare mi scorre,
nelle vetuste vene
avvezze all'incessante
sfogliare dei calendari
che sedimentano rughe sulla fronte,
e riflessi cinerini sui capelli.
Terra rossa di fertili vigneti
mi avviluppa alla Vita,
come vitigno appassionato
che di catene vegetali
mi trattiene ancora
in questo presepe di case
che s'imbelletta il volto
di calcina.
Di terra e di mare
i miei occhi sono colmi,
e non v'è altro per me
se non il loro abbraccio stretto
a farmi percepire
l'afflato con l'Immenso
tutt'intorno.
Composta sabato 16 gennaio 2010
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