Il canto del cigno
Dalle acque più buie,
e senza propormi
di cedere il passo
a convulse tempeste
salirò,
maestoso
sopra cieli imponenti,
contandomi i fievoli,
residui battiti
d'ali e di cuore
uno per uno;
chiamato a morire
nella scena finale,
intonando potente
il mio verso appassito
io me ne andrò,
con l'ultimo grido
che mareggiate superbe
non sedimenteranno
tra gli arenati brandelli
pescati
dalla risacca
e spenti sul sudicio lido...
onnipresente,
non affogheranno più
la mia eco mandata nell'aria...
al tramonto
del mio corpo in agonia
non fermeranno più
il canto del cigno.
Composta domenica 31 gennaio 2010
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