Scritta da: Matteo OLIVIERO

Il rumore della notte

Rileggo ciò che scrivo,
e il tempo vola via da me.
Tutto passa così veloce,
ma io ho il passo lento,
e quando tendo le mani
raccolgo solo stelle.
Cado in una nuvola,
e la notte non esiste più,
e il tempo come lo ricordo
è solo un ricordo
che ricorda vagamente
un vecchio ricordo.
Non capisco, non ci arrivo,
non sono bravo a correr dietro
il buio che mi circonda.
La luce sparisce in un bagliore,
e cieco tendo le mani alle mura
che reggono questa piccola casa,
dove tutto è ancora in ordine,
dove tutto ancora non ha veduto.
E allora richiudo la finestra,
dalle tende riemerge il sole,
la rosa nel vaso apre
petali in cui specchio le mani nere.
Col carbone ho disegnato la notte
nella mia vita,
e quando riaprirò la finestra,
col mondo appariranno solo le tenebre.
Composta martedì 2 febbraio 2010

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