Aspettava la Pioggia
Aspettava la pioggia che tu andassi
via da me, tra i frastuoni dei tuoi
passi e delle pozzanghere. Sorridi
a me come un sole oscuro.
Tutto è morto, fuori e dentro di me.
Trascinato via dalla luce e dal buio.
Quanto mai durerà il mio persistere
alla tua diffidenza? Conosco la risposta.
Per una resistenza che è ormai oggetto
di derisione, tu scavalchi altri ostacoli
della vita. Giochi i tuoi dadi, mentre io
da tempo li ho persi in un incubo.
Aspettava la pioggia che io le confidassi
il tutto. Il mio cuore è un malato terminale.
Cadde accidentalmente in un'immagine della
fanciulla sotto l'ombrello. Si fece straccio.
Chi è rincasato adesso? Un uomo, o un
fantasma di quest'ultimo? Inspiegabile
l'espressione che, tetra in volto, da qui
a qualche parte ha smascherato la bellezza.
La bellezza di una fanciulla ai piedi della terra.
Composta mercoledì 3 febbraio 2010
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