Scritta da: Domenico Catalano

Uscita da scuola

Ho fissato la strada per non guardarti.
Eri in ritardo, la campanella strillava.
Il sabato che le giovani anime esaltano
per effusione di libertà. La campanella
continuava a strillare. Muto, il pensier
mio si confondeva tra i pilastri grigi e
decadenti della scuola. Era scoccato
il mezzodì, la tua lezione terminava.
Dovevi scendere i due piani, ed io
ancora non riuscivo a trovarti. Le mie
labbra volevan tremare dall'angoscia,
i miei occhi non vedevano più. Smise
di strillare, la maledetta campanella.
Poggiai il piede sul piccolo gradino,
fui tratto dalla stanchezza. La folla
crebbe, come la diffidenza nel mio
cuore. Non accettavo rassegnazione.

Ma eccola! Colei che ha il viso specchio
della bellezza innevata, candida come
il bianco di un eden sconosciuto.
La felicità eterna scivola sulle guance
tue; ti darei un bacio, apprezzeresti.
Ho fissato la strada per non guardarti.
Me ne pento mille volte, ho sbagliato.
Composta mercoledì 3 febbraio 2010

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