Il mio paese
Forza, siamo qui per te, non mollare,
sono anni che mi pare di ascoltare
ste parole vuote come
l'oceano senza il mare.
La forza l'hanno persa ormai,
coloro che appesi come un'esca all'amo,
tu che fingi, mangi, parli e ancora non sai,
della scelta di battaglia
c'è solo il vostro, di richiamo.
Sulla pelle sento le tue carezze false,
ma quante parole sai dire,
quanti discorsi puoi fare,
tu che parli da una scatola,
ma è il solo che riesci ad ambire?
Loro sono lì senza parole, senza discorsi,
e che hanno da fingere o da raccontare
se non del loro passato,
pensa a quanti rimorsi,
dovranno ancora affrontare,
il loro vuoto fu votato
ma l'hanno già dimenticato.
Resistere, combattere, volare, atterrare,
lottare, tacere ma sentire,
una tua parola vale più
di una carcassa senza tomba,
sotto il sole freddo,
che tra le tue mani continua a marcire.
Diritti, doveri, norme, l'etica,
che bello sarebbe se non parlassi
di queste cose,
se ti legassi le parole ad un'elica,
volando tra i tetti e le finestre delle case,
guardami, sono morto,
ma è come se ancora combattessi.
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