Spezza le ossa
il tuo silenzio
grigio come le giornate senza sole,
pungente acuminato,
trafigge la mia anima addormentata.
Ho perso ormai
il conto dei giorni
dei mesi
degli anni.
Abbasso gli occhi
sul piatto
e la mia voce grida.
Ti guardo,
non ti sento.
Ho sete di vita
e non l'ascolto
finché mi brucia la gola
finché il cuore mi si secca
rattrappito dall'inerzia
e dalla colpa:
non so volerti
non so non volerti
non so viverti accanto
nel buio senza desiderare
ancora un bagliore di luce.
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