Nessun'altra mai
Nessun'altra ti guarderà mai,
con gli occhi,
con cui ti ho visto io.
Nessun'altra ti dirà mai,
le parole,
che ti ho detto io.
Nessun'altra ti capirà mai,
come ti capisco io,
i tuoi silenzi mi parlano,
i tuoi sguardi mi dicono,
quello che già conosco,
quello che ho già sentito,
quello che ho già vissuto,
in un altro tempo,
in un altro spazio,
in un altro momento.
Nessun'altra ti sentirà mai,
come ti ho sentito io,
la stessa forza,
la stessa voglia,
di essere e fuggire,
di scappare e di volare,
di correre e liberare,
pensieri e desideri,
aspirazioni e speranze.
Nessun'altra ti ascolterà mai,
con il cuore,
come ho fatto io,
senza chiedermi chi eri,
senza chiedermi che facevi,
senza chiedermi perché,
senza chiedermi per cosa,
aspettavo e vedevo,
il tempo passare,
aspettavo e sentivo,
parole ostili,
aspettavo e toccavo,
i miei sogni traditi,
aspettavo e assaporavo,
l'amaro fiele delle sconfitte,
aspettavo e odoravo,
solo l'aria,
fresca e pulita,
che solo io sentivo,
lasciata dal tuo passare.
Nessun'altra ti vedrà mai,
come ti ho visto io,
che corri libero e felice,
che corri nel vento della vita,
che corri insieme a me,
ma non con me,
vicini ma lontani,
simili ma non uguali,
il bianco e nero,
che mai sarà grigio,
i due paralleli,
che mai si uniranno,
che mai si incontreranno,
che mai si ameranno.
Nessun'altra ti sfiorerà mai,
il volto,
per una carezza leggera,
per un tocco gentile,
per un sussurro accennato,
dalle mie dita tremanti,
sulle tue palpebre stanche,
di giorni confusi,
di giorni perduti,
di giorni rincorsi,
di giorni sfocati,
di gioni smarriti.
Nessun'altra farà mai,
tutto questo.
Perché l'ho già fatto io.
Composta sabato 20 marzo 2010
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