A volte ritornano
Ritornano, visioni di aquiloni
fili di sogni stretti in pugno
che tracciavano immagini di un dolce destino
nel cielo terso riflesso in occhi di bambino
Ritornano, pensieri nitidi
di obiettivi solo col tempo sfocati
Ritornano, come fantasmi fanciulli
le piccole mani che osavano credere
di tenere in pugno l'immenso
e quello stravagante senso di immortalità
che il filo sottile della gioventù aveva cucito
stretto intorno all'incoscienza del vivere
Ritornano in branco, a dirti
che s'erano sbagliati o che avevano solo giocato
Amavano ridere con te, per poi un giorno
ridere di te
ma "tu" non ci sei più, trovano le rughe del vissuto
a rispondere che
ormai sanno che i fili li tiene
in mano qualcun altro;
che il destino ha ceduto la dolcezza
per vestirsi di capriccio:
vanitoso e crudele; solo quando s'addormenta
puoi sfilargli un sogno dalle tasche
e tenerlo stretto a te
fin quando non verrà a recuperarlo
strappandotelo dal cuore
Terribile vendetta
Ma la saggezza delle rughe dice anche che
se hai già fatto di un sogno magica realtà
il destino dovrà arrendersi, consapevole che
solo tornando insieme alla morte
se lo potrà davvero riprendere.
Forse.
Composta mercoledì 31 marzo 2010
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