Sotto lo stesso cielo, sopra la stessa terra
Oggi mi son vestita da Pierrot.
Ho riposto la maschera di Arlecchino
e Pulcinella; e Colombina, pure quella.
Nell'aria limpida del mattino
mi son seduta ai margini del mondo
per osservare la vita che s'alza.
Uomini come formiche
spuntano veloci da ogni angolo.
Volti grigi senza sorrisi
su gambe, come bielle svelte,
s'alternano al suolo senza sfiorarsi.
Occhi assenti, labbra tirate, cervelli ingabbiati:
inizia la corsa.
Tutti uguali camuffati
tutti uguali a camminare
tutti pronti a sopraffare
tutti pronti a condannare
tutti in fila per pregare
tutti pronti a sparare
tutti uguali ad assicurare
con i bla bla bla e l'amore a parole...
Piangi Pierrot, piangi e cancella
quelle finte lacrime nere col tuo dolore.
E tu, uomo: rallenta la corsa,
china la testa sulle tue spalle... e rifletti.
Guardati accanto: c'è una mano protesa,
scambia un sorriso col suo dolore.
Riannoda i sogni persi nel gelo
e falli volare alto come libellule.
Ritroverai così lo slancio d'un sorriso
seppellirai l'inganno e solo allora la vita
sarà vera festa:
d'Amore, generosità e... leggerezza.
E tu, tu sarai uno diverso.
Non più uno fra tanti nell'universo!
dal libro "Stelle del Nulla Misterioso" di Rosanna Di Iorio
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