Una preghiera, forse...
Padre nostro,
coi figli nei mattatoi
a render civili guerre incivili
e a versar lacrime a fiumi in piena.
Tu sei nei cieli...
... e la terra madre ingoia
ed una sigaretta val la vita.
E molte figlie-sgualdrine da farti pena.
Sia santificato il nome tuo...
da noi poveri diavoli parcheggiati,
che fingiamo danze soavi
tra giostre e crisi matrimoniali.
Rimetti a noi i nostri debiti...
che quaggiù non fa sconti nessuno,
e ai debitori li rimettiamo noi come usurai
poi ci pentiamo, ma è cosa fatta.
Non ci indurre in tentazione...
ce ne sono sin troppe da dirsi,
che la serenità è un'utopia e noi...
... noi non smettiamo di sognare.
Liberaci dal male...
Semmai riuscissi a prender le nostre mani
semmai dal suo fascino ci liberassi
e soldi, invidie, lerci materassi...
... ci vedono latrare come cani.
Tu sai, il Male fa male... e
difficilmente ti lascia uscire...
Composta giovedì 22 aprile 2010
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