Sei stata mamma di una mamma
e mascheravi la tua ignoranza
sotto l'orpello della retorica
quand'eri ostaggio rassegnato
della tua disperazione.
La tua educazione strideva a tal punto
con le necessità di oggi
che non permettevi ad alcuno
di interferire con i tuoi diktat.
Oggi sono al tuo capezzale,
nudo e con tutto il peso
delle mie frustrazioni.
Ti stringo la fredda mano ora
che, pur severa,
mai ha arrossato le mie guance.
Ricordo i ninnoli
con cui mi trastullavi
fiera com'eri della tua semplicità.
Ma è baciando la tua fronte,
bagnata da una lacrima,
che ho sentito tutto il tuo calore
e una carezza dolce che mi rassicurava.
Composta mercoledì 5 maggio 2010
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