Inno alla merda
Di tutti gli elementi sei il più squalificato,
ma sei tu che ridai vita al prato.
All'effluvio dei tuoi miasmi puzzolenti
s'inchinano i gigli riverenti.
Sei tu che nell'orto nostrano
concimi la terra: Ho! Prodotto dell'ano.
È la tua puzza, la tua consistenza
che schiacciata ci fa perdere la pazienza.
Ma ripensandoci brevemente
dicono che porti fortuna, sollevi la mente.
Anche la medicina lo dice
nell'abbondante smerdamento
sta la salute, la vita lunga e felice.
Merda benefica, merda salutare,
che concimi il grano e pure il mare,
nella giusta proporzione
rinnovi della vita: la procreazione.
Su! Defechiamo in letizia,
madre, padre, cugini e prozia,
poiché il giorno che più non defecheremo
all'altro mondo c'incontreremo.
Composta nel gennaio 2010
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