Scritta da: Umberto Zavagno

Nel prato

Lì nel prato era sbocciato
fra tanti... poco splendore
passarono allora dei ragazzi
risa e canti per il loro amore
del rosso giallo blu fecero mazzi
lui rimase solo e disperato
finché di lì passò un ape
pronta disse, tuffandosi dalla rupe

mi ha salvato il sentore che emani
nella mia casa il tuo nettare
vedrai finirà in buone mani
ti dono questa polvere
che per te sarà domani

era bella l'orchidea
come i fiori di quel prato
bello tutto ciò che i sogni accompagna
più se volano sulla linea del rigore
ogni vita corre il progetto
tranne l'uomo che tutto devia
ride e sogna, non come un fiore
di ogni cosa anche viva lui dispone
di ogni senso elude il senso
rari sono come quelli
che... spingendo... sussurrano...
si figlio mio ovunque vuoi.
Composta domenica 16 maggio 2010

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    Scritta da: Umberto Zavagno
    Riferimento:
    Similitudine natura uomo ma l'uomo è diverso.

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