Un pennello nero
L'acqua trascina il liquame
e
fra colori diversi dal verde
un bimbo emerge gridando eccitato
nella mano stringe una bambola
dalla riva fra scatole e altro
un cenno e un sorriso
se passano aerei e carri
non sono rovine diverse
sempre qualcuno osa un sorriso
così riprende la vita.
Fra tanto non senso
credere che un Lazzaro risorga
alle parole dello speculatore
o al direttore del personale
la scienza del sorriso
non è quella di un bambino
quei dentini non vedono inganni
il sole e l'azzurro del cielo
le braccia aperte e le corse
ma
c'è sempre un pennello nero.
Tanti scrittori e poeti
bastano frasi d'amore?
Tutte cose che imbrattano tele
ma il cuore cammina solo
dal piedistallo la statua tenace
fissa e si compiace
sulla spiaggia
carta, plastica, lattine
tutto appare normale
finché la corsa del bimbo
si spegne in un pianto
un vetro ha fatto la sua vittima
ma un bimbo
ha negli occhi il sole e il cielo
il sorriso ritorna disattento
riprende la vita
e anche
quel pennello nero.
Composta lunedì 7 giugno 2010
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