Scritta da: Germano Marcia

Il sorriso di Alessandra

Prigioni di odio
strappano i tuoi candidi e innocenti pensieri
fuori dalle mura dei tuoi ricordi
nutrendo anime perse e malate.

Tu sola,
provasti a negare
l'insistenza di un vecchio prete
nascondendo tra i tuoi bui pensieri
le sue irreligiose voglie.

Tu sola,
fui contro un mondo non di appartenenza
oscuro, ignoto, vagabondo, purtroppo reale.

Ma il tempo cambiò...

Egli,
il nero della chiesa
osò troppo,
e risvegliò un vento insolito,
affamato al suo pari,
che a notte fonda,
tra la nebbia dei pianti
gli afferrò la gola,
conducendolo a giusta fine.

Accadde quella notte,
quando negasti al cielo di Dio
la tua persa fede
e risvegliasti un altro dio,
il vagante, il feroce,
colui confinato al regno dei morti.
Composta sabato 17 luglio 2010

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