A te bambino...
Una guerra,
è sempre stupida e inutile.
Un bambino,
anche con un fucile in mano,
è sempre e solo un bambino.
Un bambino che piange,
un bambino che soffre,
un bambino che muore,
un bambino che grida: io amo la vita!.
Questa "poesia" è dedicata:
a chi non può leggerla;
a chi non può sentirla;
a chi non può copiarla;
a chi non può stracciarla;
a chi non può amarla;
a chi non può odiarla;
a chi non può raccontarla:
forse è dedicata a chi non esiste!
Non lo so nemmeno io!
È dedicata a chi non ha una mamma;
a chi pensa che ogni giorno sia finita!
È dedicata
a chi non può giocare;
a chi non può cantare;
a chi non può permettersi di sognare, forse perché non lo sa fare o l'ha dimenticato!
Questa poesia è dedicata
a chi non può parlare;
a chi si sente solo;
a chi non ha un amico;
a chi si crede tutto;
a chi si crede nulla;
a chi non ha un diritto;
a chi non sa che esiste!
La dedico a te, bambino,
la mia poesia!
A te solo, che ti ritrovi vittima di guerra.
Composta martedì 20 luglio 2010
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