All'amica
Ho rivisto la tua casa abbandonata
Dietro sbarre arrugginite di un cancello celata,
e quel giardino soffocato da sterpi
come stritolato da rami di serpi
e la tua ombra evanescente affiorare
nei ricordi di tempi che appartengono a ieri
tu bambina invecchiata con occhi di mare
e il sorriso sempre addosso a ricamare
di speranze e ironia giornate amare
Mi manca il suono della tua voce festosa
Parole sagge, allegria contagiosa
Sola rimango nell'ombra a ricordare
Fra rimpianti e rimorsi sto qui a osservare
E immagino di vederti fluttuare
Il tuo passo leggero, il tuo sguardo solare
Senza il terrore che devastava
La tua vita che ti abbandonava,
e quell'essere così attaccata ai giorni
a piccole cose, a grandi sogni
mi illudo ancora di venirti a chiamare
da quel cancello di sbarre lucenti
e il tuo sorriso ad accogliermi attendo
in un giardino di fiori mai spenti.
Composta giovedì 22 luglio 2010
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