Ana, per gli amici
Trovandomi per Giosc ad omaggiare gli amici di Pensieri Parole
potrei far le fusa come un Gatto, decantando i Valii dei vari
De Luca, Crispoldi, Giusva, potrei sorridere alla simpatia
di Donatella, del Luciano, od osannare il mio preferito Jo Black.
Ma un Eclissi nella mente Scheggia di porpora i ricordi.
Un Toffali nel candido Marimare nel mio cuore
ed ecco il desiderio di rivivere una vera amica.
Complice nella vita, che da qualche Valle, alle Stremiz del cielo
certamente mi guarda e sorride.
Ana, per gli amici.
Incommensurabile Dana nella mia vita.
Pronunciarlo mi fà sentire un Prencipe,
d'altronde mi hai sempre eletto gran Cavalera.
Brunason i tuoi Capelli
Che Rubini e Ametista i tuoi occhi.
Hai vissuto in un 'mondò Di Pinto da Baron e pirati,
Valli D'Urso, molti carnefici, nessun Salvatore.
Pensare che per esser felice ti bastava un cuore, Panizza e farinata.
Nonostante il tuo Cannistra fosse colmo d'orpelli di gioia,
neanche il tuo santo Patruno poté alcunché.
Il tuo non esser mai Barbara ti ha riservato il destino di San Giorgio.
Dalla prima volta che il tuo sorriso incontrò la sua maschera,
lo eleggesti a tuo Davide di Donatello.
In realtà altro non era che un Kagib di Kabul.
Fantasticavi sulla tua vita immaginandoti attrice accanto a lui,
uomo famoso fra i 'pollicì del 'casalingò in scatola.
In realtà non era Gassman ancor meno Mastroianni,
più o Mehis un triste, squallido pollicino da tele Novelli senza Grazia.
Ti ricordo con le labbra unte e verdi
quando con l'immancabile radioso sorriso
divoravi il pesto di mia madre.
Tengo sempre un vasetto nel frigo,
è lì per te dolce Ana.
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