Che strano distruggere i propri principi basati sul fatto di non provare amore...
felice di farlo poiché le radici di questo concetto si taglian da sole.
A volte ripenso se mi sto innamorando, se ciò che ora è, io davvero lo voglia...
mi chiedo sincero se non stia sbagliando e percorro a ritroso del dubbio la soglia...
"Ma mentre io affondo nel passato pensando
La memoria si perde nella stupenda visione
di due occhi felini che mi stanno osservando,
e che senza parlare mi chiedono amore...
sinceri sbocciano nel centro di un quadro antico
che ritrae un angelo candido e stanco...
leggero si volta indicando col dito,
e mi chiede di nuovo di stare al suo fianco;
sinuosa creatura se esisti domando
col terrore negli occhi perché tutto voli,
ma tu non rispondi e mi incanti osservando
vestita di niente su un letto di girasoli.
Adesso comprendo: sei passata al ricatto
ma è inutile pensare che vincer io possa
perché al mio cuore tu dai scacco matto
col tuo amore sincero, senza fare una mossa;
stanotte di entrambi saremo servo ed ancella,
affinché i nostri corpi sian come uno solo...
sotto al cielo sereno da cui piove una stella
abbracciati per sempre, chiudiamo gli occhi...
... e scappiamo in volo."
Tornato alla veglia il bel sogno svanisce, ma davanti ai miei occhi la tua immagine resta...
capisco che il sogno intrapreso esiste, ti scosto una ciocca e mi dono a te stessa:
non ho più domande tu sei la risposta.
Composta domenica 27 maggio 2007
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