Ho toccato l'infinito, si ci sono riuscita!
Ne ho sentito l'odore, lo stesso che
ora mi porto addosso, lo stesso
che mi porto dentro
e che posso disegnare con le mani
e regalare con un battito, e togliere con
uno sguardo.
Ho varcato una porta con mille serrature e una chiave sola.
Ho passeggiato per un sentiero evanescente agli occhi
e ho raccolto sassi nel profumo del cuore.
Ho scagliato parole inservibili e inspirato frasi
di onde leggere e parole di un cielo minaccioso e vero.
Non mi serviva un nome, ne avevo tanti e nessuno,
ero semplicemente io... io e il volo di tre rondini,
rondini che salutavano giocose il sole e la spuma
sugli scogli a ricordare che la vita è respiro, che
la vita ad ogni stagione insegna e racconta... insegna
senza fine, racconta senza un illusorio inizio...
Ali lucide in sospensione, senza credere in un confine, in un
orizzonte immaginario...
Ho toccato l'infinito, l'ho visto e mi ha
accolto con una carezza.
Composta giovedì 30 settembre 2010
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