Fra due bottiglie
Quando inizio a guardare fuori dal fondo
di questa bottiglia evaporata
dalla gola di questo sogno
vedo persone così diritte da essere storte,
vedo un mondo troppo alieno per questo cuore di plastica,
vedo un mondo troppo simile a me.
Stasera non ha più senso ballare questa danza;
stasera voglio ordinare un altra bottiglia
e sbronzarmi d'egoismo.
Questa è la sera giusta
per strappare questa pelle ormai coriacea
di ciò che forse non sono mai stato;
il momento giusto per sapere
di quale rosso è il mio sangue.
Un altro sorso voglio avere
per spettinarmi davanti al mondo,
almeno un altro ancora
per spettinarmi davanti a me.
Voglio guardarmi in faccia ora
ma non trovo nessuno specchio
e non mi fido della gente
che sia troppo sobria di questa bottiglia.
Oste quando questo vetro sarà vuoto
accetterò il conto e forse lo salderò
ma le luci sono ancora mute
perché veda anche da questo fondo.
Un goccio approvo,
un altro disprezzo
questo liquido melenso che mi bagna le labbra.
Qualcuno vuole bere con me?
Offro un altro giro di questa oscena bevanda
che quest'oggi va tanto di moda.
Adesso le luci si fanno più vaghe
si spegne veloce anche questa euforia;
non ve ne abbiate ma forse ho mentito
son troppo stanco per fare i conti stasera.
Fradicio e sbronzo nel letto cadrò
non voglio più bere da nessuna bottiglia
vorrei solo svegliarmi trovandoti là.
Composta giovedì 30 settembre 2010
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