Ho capito ascoltando un "Folle"
Ci son persone che dicono di essere
incomprese.
persone alle quali
se chiedi
chi sono
cosa fanno
cosa vogliono
non sanno far altro che sottolineare la loro
"non appartenenza"
al resto degli altri.
hanno quel briciolo di
genialità
in più
rispetto alla gente
quella minima manciata di dubbio
che li rende pretendenti di una coscienza maggiore.
non si rendon conto
che ogni essere umano ha dubbi
chi più, chi meno
chi importanti, chi effimeri
ma tutti
hanno dubbi.
Trasformano l'aver quesiti,
la loro
"non appartenenza"
nell'unica certezza
e ci si aggrapano saldi
si adagiano, per meglio dire
credendo che quel briciolo di follia maggiore
li renda speciali.
usano questa mistificazione come fosse la loro unica
fede
ma per uscire da quel bozzolo
e tramutarsi
occorre concepire che, quella
certezza,
è la più grande
cazzata
che possa esistere.
non è tanto la domanda che conta
ma
la miriade di risposte che devi cercare
che devi scavare
dentro di te
per farle affiorare
e crescere
ciò che rende te.
Non v'è nulla di certo
le convinzioni
le illusioni
le pecche e
le ragioni
ma nulla è peggiore
di un uomo
che si crede superiore degli altri
nell'accondiscendenza che esso semina.
In un marcescente paternalismo
egli
non accetta neanche
se stesso.
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