Vita ingrata
In poco
tempo amata, m'appare
nel viaggiarla, codesta vita ingrata
dalla ragion del'oggi a quando sono
nato dai tonfi rovinosi, sentieri scivolosi
attore d'un passato, d'un giovane invecchiato
Or più non scorgo volti, sul colle dei sorrisi, né assaporo
cuori, negl'anni del finire, ma sol profili ossuti, dal tempo
devastati, poggiati su ruote, dal mondo abbandonati
Or dimmi tu s'è vita, codesta strada mia, da sentier impervi
invasa, da sconnesse vie - Di sol pensier selvaggi, or vivo le
giornate, fuggenti come il vento nel farsi maestrale, qui
siamo tutti uguali, felici ed infelici, d'amici o senz'amici,
nel pianto disperati o finti d'allegria, nel triste andare
avanti, che fa ancor compagnia - Nel'attender della
vita, il consumarsi in fretta, per poi
andare via.
Composta martedì 7 settembre 2010
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