Smetto di appartenere al mondo
come fosse un vizio corrosivo
È una questione di certezze mancate
Mai biasimare chi sfida le fiamme
Potrai sempre ricordarmi per come non sono
Un'ombra inquieta che chiede scusa a se stesso
Non capiterà più che venda la vita al mercato nero
Preferisco discernere i traguardi dalle soddisfazioni
Incontrare lo sconosciuto della strada deserta
Fissarmi sul solitario zampillo di una fontana in disuso
Dimenticato mausoleo dell'infanzia coperta di fogliame
Non è tristezza che richiama l'ennesimo autunno
ma l'eco di uno spirito che ho addormentato senza canzone
Seguitemi voi che battete le mani a chi parla leggendo
Non sono verità quelle scritte da altri
ma solo prospettive abbandonate.
Composta domenica 28 novembre 2010
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