Pupillo
Quinto di margherita fiore odoroso
ritto cresciuto, bello e rigoglioso,
fosti e tuttora sei grande gioiello
ultima pietra di sì gran castello.
Buono fosti sempre, rispettoso e quieto,
alma sensibile, docile e mansueto
d'arbusto sano, prosperoso e scuro
da piccoletto già fosti maturo.
Or che cresciuto sei null'hai mutato;
dolce, sensibile e buono sei restato;
solo un momento di tristezza in core
scalfir voluto avrebbe il tuo spessore.
Di quercia gran querciuolo ben nutrito
della vita all'intemperie hai resistito
e con la perspicacia che t'è nota
t'aggrappasti alla mamma assai devota.
Di me ti ricordasti, e ti son grato
d'avermi posto pure all'altro lato,
lesto come a padre si conviene
ricorsi, tosto, all'opra pel tuo bene.
Restar devi la quercia che sei nato
mai giunco esser devi, in null'annata,
né vento mai ti scuotono, pioggia o gelo,
davanti agli occhi mai aver più velo.
Quest'è l'augurio che ti manda mamma,
mentr'io lo dico a mò di telegramma:
Resta leone di ruggito feroce
non fare che ti mettano alla croce.
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