Il diavolo
Spirito cattivo, spirito maligno
ovunque volgi lo guardo il male alligna
angelo da mente al bene inversa
facitore d'ogni azion perversa.
Resti alla posta qual cacciatore a lepre
alletti col sorriso che il mal copre
nascosto dietro siepe della calle
colpisci a tradimento dietro le spalle.
Cacciato sei dal Luogo dolce e beato
perché nel Paradiso malcostumato
avverso a divina legge, avverso a Dio
all'inferno buttato per pagare il fio.
Un filo di paglia usi per legaccio,
nessuno riesce a scioglierlo dal braccio
ch'è più forte esso di grossa catena,
chi, ahime! l'incappa paga grossa pena.
Sempre ten stai attento: Resti in agguato,
nessuna pietà per il malcapitato:
Riesci a penetrare nell'uman cervello
e imponi, poi, ad esso grosso fardello.
Quel povero disperato, malcapitato
all'ultima stazione è arrivato
che quantunque prosegue nel cammino
mai più pace ha ma nero destino.
Trappola tendi ad uomo onesto
rendendolo depresso, schiavo e mesto.
Alla potenza di Dio fa egli appello
alfin che mai più invadi il suo cervello.
Spera con timore e con fervore
che Dio invocato venga in suo favore;
spera che dal cuor toglie il macigno
che grosso hai deposto, perverso maligno.
La grazia invoca all'Onnipossente
che in vita gli è sempre presente.
ma si discosta un poco da Dio beato
perché, da te, Maligno è ingannato.
Il Dio ch'è amore, potenza e bene
sollievo offre già alle sue pene.
Gli dice che per Lui non sei nessuno
e che soccorso porta a lui ed ognuno.
Questa la speme che lo regge in vita
perché la pena che parea infinita
dileguasi man mano che Egli invoca
nella disgrazia sua che non è poca.
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