L'ultimo viaggio
Quand'io, alla soglia della quarantina,
lesto partisti, Padre, una mattina
per la lustra via, verso il Ciel turchino
perché ultimato avevi il tuo cammino.
Precoce il viaggio fu, senza ritorno
ed io d'allora mi riguardo intorno
nella vacua speme di vederti un giorno
seduto, nell'ampio e grigio soggiorno.
Ma non udranno più mie orecchie il suono
dei regali passi toccare il suolo
che non più in terra, ma pel Cielo sono
leggeri, al pari degl'uccelli volo.
Nell'alto Loco, tutto dorme e tace,
e solo è serenità, amore e pace.
Qui cattiveria è d'uccello rapace;
e mai la terra ha conosciuto pace.
Resta, perciò, o Pà, in Casa del Signore
donde lo puoi onorare a tutte l'ore.
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