LXVI
D'allora le nostre vie son parallele
E da quarant'un'anno conviviamo
E mai sporcato s'è lo bianco talamo
Ch'amor sempre sospinge a piene vele.
Una sol menda * ci ha lambito il fiele,
frutto di nostro amore non amiamo
ma pure questo, ora, lo conviviamo
c'ancor più amaro calice fu per Abele.
Perciò prendiamo voi nipoti e figli
E quanto in loco Fuoco d'Argentina
Saran traslati ai vostri portafogli
Appena porremo piede in quella
Terra sperando non si pari altra cortina
Di generali di dubbi cervella.
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