Nulla
Mai nulla saprete della mia vita
che muta lascerà questa valle
per non turbar gli animi che la amarono.
Il male la spolpa piano piano...
Non di continuo, no... Ma la lacera
profondamente lasciando sgorgar
dalle ferite tutto il bello che vi è.
Quando poi il Male, lascia gli artigli a riposar,
ella lecca le ferite per tentar di ricucir
i fil strappati di felicità.
Inutile, bella mia. La felicità non ritorna.
Partorirai un nuovo dolore ancora.
Piccoli figli di cui nessuno sarà memore.
Li accudirai da sola, isolata dal mondo,
li su, guardando questa valle decadere
sotto grossi macigni opachi
di sogni spezzati.
Composta mercoledì 16 febbraio 2011
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