Le Regole del Gioco
Attenzione alle parole
attenzione a certi personaggi
ne sono avvezzi
assuefatti
se iniziate a sentire
parole unte e forzate
in sdolcinato arrangiamento
e atteggiamento angelicato
mentre
il compositore
ossigena voracemente
i polmoni
con le sue stesse scorregge
usmandosi il culo
l'avrete trovato
egli è l'ipocrita benpensante
attenzione a coloro che usano
le parole
come arma e non come mezzo
perché i loro omicidi
non sono attuati nel sangue
ma nello sterco
nel guano impietoso
nel quale ricade la persona costretta
a un contendio, una crocifissione, un impalamento
un dialogo esente da personalità
poiché è usato come persona
come assassino celato
la costrizione ultima
che la falsa ragione
la prevaricazione
utilizza con costanza maniacale
ci porta ad essere obbligati
in un dibattito assurdo
davanti a un falso contendente
che olezza di ergastolano
ed egli stesso apprezza il suo puzzo
non puoi dire l'ovvio
non puoi urlare, neanche con le prove in mano
"Sei uno stronzo che non dovrebbe condividere col mondo
neanche la luce del sole,
ci porta al vomito la tua faccia di merda, lurido ipocrita"
non lo può dire
perché?
Son le regole del gioco.
Composta giovedì 24 febbraio 2011
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