La grande onda
La grande onda che aspetto,
adesso arriva,
forse domani si farà presente.
La grande onda,
ogni tanto nei miei sogni appare,
si materializza nella coscienza mia
e mi tormenta.
Quel cataclisma che gli uomini sconvolge,
che veste panni diversi,
indumenti colorati e bigi a volte indossa,
si rimpiatta dietro la porta chiusa
al piano terra,
attende e non ha fretta.
Ed io scrivo e non indugio,
sulla carta disegno pochi versi
prima che la grand'onda mi sommerga.
La penso impassibile, tremenda,
che spacca il mondo in due.
La montagna sprofonda in fondo al mare
e un lago sorge d'un tratto in mezzo ai boschi.
Vedo lo spumeggiar dell'onde,
il terrore nel viso della gente,
odo gli strilli immensi
delle agonie sommerse.
E poi il silenzio!
Un nuovo mondo sorge,
impassibile dal nulla, ridisegna
le carte geografiche
e un conducente lascia in bilico
su una strada interrotta,
sparita nel vortice improvviso
d'una natura senza preavviso.
Ecco, ora il dolore, non c'è più,
è svanito,
la calma dentro il corpo è ritornata
ed una dimensione nuova
nella natura umana
improvvisa, inattesa, si è creata.
Composta lunedì 3 marzo 2008
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