Quando lontana sei e solo vivo
Quando lontana sei e solo vivo
lasciami credere che qui sei:
animati sospira e dammi respiro.
Si... ecco nell'incanto che ti incarna
oltre la finestra dei miei pensieri
ritornello d'amore ti effondi
alata erompi e tra i minuti vuoti rimbalzi.
Su, affina e rendi i miei sensi strumenti
acuti e sia per te un inno che l'animo ascolta
al venire delle stelle sempre stupite
di ritrovar nei tuoi occhi tanta luce.
Non mutar per stanchezza o noia
in inezia o illusione
un trastullo che il cuor rallegra:
stonato sarebbe poi il minuetto suonato
e serrate sul nulla resterebbero le mani
che a te si appigliano come edera al muro.
Lasciati toccare e io, non ansio, smetta
di credere e sperare che tu verrai;
abitami, sbarrate siano porte e finestre
ermetiche fessure siano chiuse e sigillate
perché non ti porti via una folata
e ricostruire un volto poi sia scongiurato.
L'incorporeo non è impossibile
se già lo tempesto di baci
e un canto imita una voce!
Non si anticipa ne segue un ritrovarci
se il battito del tuo cuore ascolto
e indivisa accanto a me ti fondi
come fa il cielo all'orizzonte con il mare.
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