Omaggio a Napoli
Ricordo con orgoglio la gioventù passata
i bagni sopra lo scoglio,
tuffi e capriole in località Coroglio
le passeggiate sul tuo lungomare
i primi amori nella Villa Comunale
Sono stato con la mente a visitarti di recente
perché quella di oggi non è la Napoli mia,
non mi appartiene, non la riconosco più
Ti hanno ferita, violentata, nell'orgoglio demoralizzata
da quattro scalmanati delinquenti inveterati
sorretti da politici ciechi e inoculati.
Ma sono vivi in mè i clamori della gente, i colori dei balconi
dei panni stesi persino sui lampioni
i profumi di zagare e limoni, fragranze soavi e lievi degli agrumi
era il tuo momento il tuo secolo dei lumi
sento ancora le grida cantilenanti dei giovani ambulanti
che offrivano con enfasi e voci altisonanti
dolci, taralli e pizze ancora fumanti
acqua ferrata, granite colorate e colazioni
fatte al momento con frenetica passione.
L'inesauribile fantasia del popolo, trasmessa per rifarsi
sono diventati maestri nell'arte dii arrangiarsi
Un universo variegato di suoni, luci e colori però
mai piegato al volere dei potenti, gente fiera, imberbe e intelligente
degni figli di Masaniello, eroe impenitente
Questo è il quadro che ho impresso nella mente
e che non voglio cambiare con un immagine recente!
lalchimista.
Composta giovedì 31 marzo 2011
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