CLXXIV
Gli eventi non danno requie, si susseguono
e per quanto cerchi di restarmi quieto
mente e cuore impongono divieto
ché molte cose l'una all'altra seguono.
Queste vicende molto mi conturbano
e in luogo di tenermi l'animo lieto
mi resto notte e dì tremante e inquieto
e dentro il teschio ruota gran frastuono.
Se sol risolvere potessi mio dilemma
l'alma riavrebbe la perduta flemma *
e il cuore scaccerebbe lo tremendo duolo.,
il vivere sarebbe gran consolo,
slegato dall'ingarbugliata massa
le redini terremmo di matassa.
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