All'amato
Quando su prato il fiorellin germoglia
e il sole di primavera scalda e accresce
così, per te, l'amore mio arde e si pasce
e ingigantisce di te più la mia voglia.
Il fiorellin che spoglio nasce su prato
al sole che lo scalda, però, fa voto
sciente che a carità è da ignoto
così lo calor ch'il nutre lo fa grato.
Io t'ho dell'amor mio gratificato
avendoti al core la porta schiuso
e l'essere tutto mi resta confuso
e pure un poco, ahimè, amareggiato.
Poiché lo foco ch'ò arde e consuma
e ogni dì di più s'innalza e avanza
purtuttavia non scuote tua coscienza
e al grand'amore mio non si costuma.
L'amore m'ha invaso anima e corpo
e gli occhi mi costringe a lungo pianto:
Nemmanco tieni un poco di compianto
e lasci incolto il rigoglioso orto.
Non fare che si trasformi a malasorte
e cingi l'amor mio a forte abbraccio,
non far che per un misero capriccio
trasformi tant'ardore a triste sorte.
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