Visioni
Voci indistinte,
arabeschi di tetre ragnatele,
innocenze profanate
irrimediabilmente.
Gineprai di facezie insulse,
vomito di roventi invettive
affidate al vento del deserto e proclamate
con altissimo suono di corno.
Aspre, rocciose pietraie,
intrise del veleno
di mille scorpioni brulicanti
in un continuo, incessante fermento.
Algide e misere lande
illanguidite da un silenzio irreale,
snervato, come di spirito vagante
alla ricerca dell'eterno nulla...
Esseri informi, mostruosamente fluttuanti
sopra un mare di catrame nero
come nera è la morte
di chi ha vissuto senza Dio!
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