Il burrone
La strada era finita
Sotto di lui profondo il precipizio
Aspettò la calma del suo respiro affannato
Chiese a se stesso se laggiù era l'inferno
Alzò gli occhi al cielo
Ali non ne aveva
La sua meta era giù in quel burrone
Nessun essere errante su questa terra
È proprietario di ali
Sol parvenza
Anche per gli uccelli
Pur essi destinati un dì a precipitar nel fosso
Se del paradiso dimora è il cielo
E alla fine di affannosa corsa
Niente e nessuno può volare in alto
Meta di tutto è il profondo nero
Che al di sotto aspetta a braccia aperte
Anche l'illuso che credeva d'aver le ali
Nascere
Affannarsi nel tempo che scorre
Ridere piangere
Gioire soffrire
Dormire svegliarsi
Luce buio
Vivere
A lungo o per poco
Fare o non fare
Tutta assurda inutilità
Ogni essere nato
Da ignota mano tirato a sorte
Arriva su quel ciglio
Un volo senz'ali
Spegne la luce ad infinite domande
Senza aver risposta
Al perché della sua vita.
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