Sento gli scheletri agitarsi e ansimare.
L'armadio ormai riesce a stento a
contenerli.
Premono le loro polverose ossa contro le sue vecchie ante.
E cos'è questo odore di marcio.
Che puzza rivoltante.
No. Non può essere.
I sogni che tenevo chiusi nel cassetto sono
marciti.
Che odore nauseabondo.
Mio Dio come ho potuto non accorgermene
prima.
E cosa ci faccio ancora a letto.
Per quale ragione continuo a morire nonostante sia biologicamente vivo.
Avrò mai vissuto veramente?
Basta.
Non posso cambiare tutto da un giorno all'altro,
ma, diamine, devo
almeno provarci.
Comincerò con lo spostare questi due metri di terra che ho
sopra
la
testa.
Composta venerdì 22 luglio 2011
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