Fotograferei Milano,
di nascosto,
mentre camminando freneticamente verso il lavoro,
rubo scatti fugaci
come gli sguardi che incontro per strada.
Di tanto in tanto gli occhi al cielo,
per fissare i maestosi palazzi,
poi d'improvviso due anziani che conversano
solitari nell'unica lingua che abbiano mai parlato.
E subito incantarmi davanti alla realtà
che la Milano immaginata
è la "mia" Milano.
Composta lunedì 27 giugno 2011
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