La recita
Giullare,
femme fatale,
svampita,
cortigiana.
Una recita continua
per me,
per gli spettatori
a volte attenti,
ma quasi sempre distratti.
Per non morire,
per sentire che esisto,
per sentirmi utile,
importante,
consigliata,
amata.
E ad ogni recita
aggiungo o tolgo
battute
o qualche scena ad effetto
perché la noia
non sovrasti
la mia pièce.
Composta lunedì 25 luglio 2011
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