Il vino schietto dell'osteria
e la schiettezza del parlarsi in faccia,
il cuore al guardaroba col cappello
al tavolo la testa col cervello.
La notte tardi a discussione chiusa
ultimo brindisi
per festeggiare ciò che è stato fatto,
la firma dell'accordo
col dito intinto nel bicchiere
e poi sfregato sulla carta gialla,
- e questo nostro patto oste archivialo in cantina,
assieme alle bottiglie e botti piene,
con le cose serie.
Poi tutti in fila al guardaroba
a riprendersi il cuore ed i cappelli
e poi di nuovo fuori
tutti a casa.
La guerra è scongiurata
domani si festeggia
pace fatta.
Composta giovedì 10 novembre 2011
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