Francesca
Francesca
Sono la tua nonna e vorrei gridare al mondo
la mia rabbia, il mio dolore,
ma non trovo la forza, non trovo l'utilità.
Le parole non ce la fanno a spiegare
la sofferenza che provo.
Come è difficile interpretare
il pensiero e il volere di Dio!
Come è doloroso accettarlo!
Più ci penso e più non capisco.
In questo momento mi è difficile
anche rifugiarmi nella fede.
La tua vita ha sconvolto la mia.
I tuoi occhioni, anche se spenti,
mi parlano continuamente.
Vedere il tuo corpicino scheletrico,
in questo lettino,
e non poter far niente, mi fa sentire male.
Trovo serenità e pace solo quando ti sono vicina,
ti posso accarezzare,
posso sentire i tuoi rari vagiti.
Composta venerdì 28 marzo 2003
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