Naufragio organizzato
E fummo soli,
sbarcati a forza dai resti di una nave da guerra persa,
attaccati al nulla
e ciò che prima era speranza diventò terrore,
ed arrivò lo schiaffo enorme,
forte di una vita,
e fu paura di esser soli insieme,
alla catena come cani o schiavi,
la frusta dal rumor di vento faceva il suo lavoro veloce sulla pelle,
ad ogni fischio un urlo e poi un'altro e un'altro.
Quando chiedemmo d'esser rivestiti avemmo due scelte,
il vestito fatto dei fallimenti o quello delle verità,
e per l'inverno scegliemmo entrambi quello delle verità,
ci trovammo con pochi panni addosso,
e per l'estate vedemmo la nostra veste,
pesante come un'armatura,
tante erano le nostre bugie.
Composta domenica 20 novembre 2011
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