La teca di Al-Rastan
Fertili, le terre di Siria al tramonto
ricordano il battito delle tue ciglia:
un frusciare veloce per sciogliere il pianto
mentre intrecci collane d'aglio e d'argilla
per dissimulare la tua maliziosa meraviglia.
Come un verso di corvo
che passa indeciso tra le pieghe del tempo
la mia voce tesseva pianissimo attorno
al tuo lento filare
le trame più dolci
che mai avresti potuto sperare
nel tuo viaggiare discinta
e sospinta dal vento
padrona assoluta
d'un solo strumento
celato allo sguardo
dalla tua sacca da viaggio
io intanto restavo al tuo fianco
quasi per darmi coraggio
mentre scavavo con gl'occhi
le torpide parole del pazzo...
o del saggio.
Composta sabato 21 novembre 1998
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